NONSOLOKAFFE'

Il posto giusto per percepire l'inebriante odore del caffé comodamente seduti davanti al monitor!

martedì 22 luglio 2008

Da "IL NUOVO BON TON" di Lina Sotis.


"In questo momento la bevanda gode di cattiva stampa, si dice infatti che un accumulo del liquido sferzante, oltre che risvegliare il corpo, risvegli anche depressioni latenti. Se si fa più attenzione all'espresso, al ristretto, al cappuccino, al marocchino, al macchiato freddo e a quello caldo, entra prepotentemente in scena il caffè d'orzo, che piace a signore e a signorine ed è considerata una calda, elegante novità da offrire ad ogni ora del giorno. Semplicissimo da preparare non è però un'alternativa vera alla tazzina di caffè: in sintesi la padrona di casa che offre un orzo deve essere sempre pronta a preparare una moka perchè per i veri intenditori il caffè è quello.

Non a caso è rimasta in auge la formula: "Ti aspetto per un caffè" e non ha preso piede la più moderna: "Ti aspetto per un orzo o per una tisana". Comunque sia, se l'invito è questo, vi aspettano dopo colazione o dopo cena. Non offendetevi: normalmente è il momento più divertente del convivio, quello in cui si sunteggia la parte migliore della serata. In ogni modo il caffè verrà sempre servito nella caffettiera e mai nella tazzina già riempita, le gran dame depositano invece le tisane con l'infuso già dentro, in una teiera, evitando mille cartoccetti sparsi sul tavolo. Tanto tutte vogliono degli infusi rilassanti e poi il segreto è più nell'acqua calda che in ciò che contiene.

L'orzo,che fa tanto ragazza, verrà offerto già nella tazza, ma anche lui, come il caffè, ha diritto ad un bricco di latte vicino. Tutte queste bevande possono essere servite con vari tipi di zucchero. Più la signora è raffinata, più sono i tipi. Il caffè è anche un ottimo pretesto per incontrarsi. Nelle aziende è usato spessissimo come tattica di appostamento a un capo. Ma ha un'aria molto meno naturale di un ascensore preso insieme o di un incontro nell'atrio. Un superiore che incontra un sottoposto troppo spesso alla macchinetta, lo catalogherà subito come "un arrampicatore da caffè" o peggio ancora come uno scocciatore o uno che non lavora. Come dicevamo, i caffè vanno dosati per la salute e per il presenzialismo."

venerdì 11 luglio 2008

Finalmente ho una macchinetta come si deve!



A oltre 70 anni dal prototipo dell’intramontabile Moka Express, Bialetti apre un capitolo tutto nuovo nella lunga e fragrante storia d’amore tra gli italiani e il caffé presentando Mokona: la prima e originalissima interpretazione della macchina per espresso elettrica firmata dal simpatico omino con i baffi.
Nella Mokona, Bialetti esprime al meglio le sue caratteristiche di marchio votato all’innovazione tecnologica e al design che semplificano la vita. Infatti la nuovissima macchina elettrica per espresso Bialetti aggiunge comode ed esclusive funzionalità alla qualità e all’affidabilità che ci hanno fatto abbracciare entusiasticamente la filosofia della Moka Express, della Dama e della Mukka Express, le protagoniste del successo Bialetti.
Benché l’elegante design e le lucide finiture a specchio siano un tributo alla familiare silhouette delle caffettiere più amate dagli italiani, la Mokona Bialetti è molto più di una grande moka. Innanzitutto possiede funzionalità trivalente che permette l’utilizzo di capsule, cialde e caffè macinato.
Bialetti non solo ha pensato ad un prodotto rivoluzionario, ma ha anche voluto offrire ai consumatori una gamma di cialde in grado di soddisfare diversi palati: Kremoso Arabica, 100% di pura arabica per un espresso dolce, equilibrato e ricco di aromi, Kremoso Intenso, forte e cremoso dal gusto persistente e, infine, Kremoso Deka, per decaffeinati dal gusto intenso.
Mokona Bialetti integra tutte le dotazioni di una moderna macchina per espresso. Il portafiltro è in ottone, come vuole la tradizione; il serbatoio removibile permette inoltre un agevole riempimento dell’acqua; grazie al manicotto per l’erogazione di vapore a pressione è possibile preparare all’istante cremosi cappuccini, caffè marocchini, e caffé macchiato.
L'unico difetto: in effetti il vapore crea condensa che inesorabilmente gocciola fuori creando dei veri e propri laghetti d'acqua sul top della cucina. Ma è sufficiente asciugare di tanto in tanto con un panno assorbente.

Il vero pro: il cappuccino è DAVVERO cremoso e non ha nulla da invidiare a quello del bar.